Casa Ernesta
Civitanova Marche (MC) – 2008
La ristrutturazione di questo villino del 1930 a Civitanova Marche nasce con l’obiettivo di eliminare i segni lasciati dai rimaneggiamenti del secondo Novecento e riportare alla luce la sobria eleganza originaria dell’edificio. L’intervento mira a valorizzare gli elementi architettonici originali, in particolare quelli che riflettono un’impronta modernista: ricerca della forma, rigore geometrico e totale assenza di decorazione.
Il progetto ha previsto un consolidamento strutturale profondo, dalle fondazioni al nuovo tetto, rispettando alcuni elementi iconici come la scala interna in graniglia, di cui sono stati restaurati i corrimano originali. La complessa configurazione delle falde del tetto è stata mantenuta grazie a un sistema di diagonali in acciaio connesso alla struttura in rovere, con nodi progettati su misura.
I solai principali sono stati rinforzati con due grandi telai in acciaio, bullonati alle murature e lasciati volutamente a vista. Verniciati di bianco, questi elementi ospitano anche uno dei sistemi di illuminazione della casa.
La nuova distribuzione interna è essenziale e funzionale: la zona giorno è organizzata intorno a due grandi passaggi a tutta altezza e a un camino bifacciale inserito in una parete attrezzata, che nasconde un televisore a scomparsa e funge da filtro verso l’ingresso. La cucina si apre verso il giardino retrostante con una grande finestra.
I materiali e le dotazioni seguono lo stesso principio di sottrazione: grès color burro in maxi-formato, pareti a tempera bianca, nessun battiscopa, travi strutturali a vista, placche inox Eclettis, illuminazione integrata a parete per l’intera abitazione, arredi minimali o recuperati nei toni del bianco e nero. I quattro bagni sono trattati in tono su tono o in contrasti netti.
Con un budget limitato e quasi totalmente destinato al consolidamento, il progetto ha saputo restituire a Casa Ernesta la sua identità modernista, fatta di sobrietà, luce e dettagli essenziali.